December 18, 2024

The coffin with the body of New Zealand's Maori King, Kiingi Tuheitia Pootatau Te Wherowhero VII, is carried up Taupiri Mountain for burial in Ngaruawahia, New Zealand, Thursday, Sept. 5, 2024. (AP Photo/Alan Gibson)

**R.I.P.: È stata appena confermata la morte di Inter Milan Oaktree Capital Management**

**Milano, Italia – 18 dicembre 2024** – La notizia ha scosso l’intero panorama calcistico internazionale e finanziario. È ufficiale: Oaktree Capital Management, l’investitore che per anni ha detenuto una parte fondamentale delle sorti economiche dell’Inter Milan, ha chiuso definitivamente il capitolo relativo al suo coinvolgimento con il club, segnando di fatto la morte di una delle collaborazioni più discusse e controverse nel calcio moderno. Dopo anni di tensioni, speculazioni e manovre finanziarie, la chiusura di Oaktree Capital Management come partner strategico dell’Inter segna non solo la fine di una lunga era di incertezze, ma potrebbe anche determinare un nuovo inizio per il club nerazzurro.

**Le origini della collaborazione: il salvataggio finanziario**

La partnership tra Inter Milan e Oaktree Capital Management ha avuto inizio nel 2021, quando la situazione economica del club raggiunse un punto di non ritorno. La pandemia di COVID-19 aveva inflitto gravi danni alle finanze di molte squadre di calcio, ma l’Inter, sotto la proprietà della famiglia Zhang e con la gestione finanziaria a cura di Suning, sembrava trovarsi in una posizione particolarmente vulnerabile. Il club milanese si trovava infatti a dover affrontare una crisi di liquidità, con un indebitamento che superava i 500 milioni di euro e una crescente difficoltà a mantenere un adeguato livello di competitività in campo.

Fu in questo contesto che Oaktree Capital Management, una delle principali società di investimento globale specializzata in crediti e operazioni di ristrutturazione, entrò in scena. Con un finanziamento da 275 milioni di euro, Oaktree divenne il principale creditore del club, assicurandosi una posizione privilegiata nella gestione delle sorti economiche dell’Inter. La società californiana, nota per le sue operazioni ad alto rischio, prese in mano il timone delle finanze interiste, pur mantenendo la proprietà della famiglia Zhang.

Questo salvataggio, tuttavia, non fu privo di controversie. Da un lato, l’operazione aveva permesso all’Inter di evitare il fallimento o una vendita urgente, ma dall’altro, la crescente influenza di Oaktree nel controllo delle operazioni finanziarie del club suscitò preoccupazioni riguardo al futuro del progetto sportivo. Molti esperti di economia sportiva e tifosi avevano espresso dubbi sulla capacità di un investitore puramente finanziario di comprendere le necessità a lungo termine di una squadra calcistica, la cui sostenibilità economica dipendeva dalla sua capacità di attrarre sponsor, tifosi e vincere trofei.

**Un rapporto sempre più problematico**

Nel corso degli anni successivi, il rapporto tra Oaktree e Inter Milan divenne sempre più teso. L’investitore, sebbene avesse sostenuto finanziariamente il club, non sembrava disposto a offrire il tipo di supporto che avrebbe consentito all’Inter di competere ai massimi livelli. I continui tagli al bilancio, la cessione di giocatori chiave come Romelu Lukaku e Achraf Hakimi, e il mancato reinvestimento dei fondi derivanti da queste vendite non fecero altro che alimentare l’insoddisfazione tra i tifosi. La proprietà Zhang, purtroppo, si trovò intrappolata tra il dover rispondere agli investitori e la necessità di mantenere un livello di competitività che potesse soddisfare le ambizioni della squadra.

In parallelo, l’Inter faticava a trovare un equilibrio tra i risultati sportivi e le necessità economiche. Sebbene il club avesse vinto il campionato italiano nel 2021 sotto la guida di Antonio Conte, la mancanza di investimenti significativi e l’assenza di un piano a lungo termine continuarono a pesare sulle scelte strategiche. La situazione divenne insostenibile quando, nel 2022, Oaktree propose un nuovo piano di ristrutturazione del debito che implicava una serie di sacrifici economici, tra cui la riduzione dei salari e la vendita di altri giocatori di alto valore.

Nel frattempo, la gestione sportiva non riuscì a tenere il passo con le aspettative. L’Inter, pur restando competitiva in Serie A e in Europa, sembrava sempre più lontana da un ritorno ai suoi giorni di gloria. La frustrazione tra i tifosi cresceva, alimentata dalla sensazione che, pur avendo un potenziale di successo, il club fosse stato messo in una posizione di stallo dalle manovre finanziarie di Oaktree.

**La fine dell’era Oaktree: un’uscita dolorosa**

Nel 2024, il rapporto tra Inter Milan e Oaktree ha subito una brusca accelerazione verso la fine. Dopo anni di discussioni e trattative, Oaktree ha ufficialmente annunciato la conclusione della sua partnership con il club. La decisione di ritirarsi è arrivata dopo un ulteriore aumento dei debiti del club, che ha costretto Oaktree a rivalutare le sue opzioni. La mossa è stata, in molti modi, un segno della fine di un’era, una che ha visto la crescita dell’Inter nelle competizioni nazionali e internazionali, ma anche una crescente insoddisfazione tra i tifosi e l’incertezza sul futuro.

Secondo fonti vicine alla società, Oaktree Capital ha deciso di liquidare la propria posizione a favore di nuovi investitori, ma il processo non è stato privo di difficoltà. In parte, la decisione è stata influenzata dalle difficoltà economiche generali che hanno afflitto il calcio a livello globale, in parte dalla volontà di interrompere un impegno che, a lungo termine, non aveva soddisfatto le aspettative di ritorno sugli investimenti. La notizia del ritiro di Oaktree è stata confermata ufficialmente dal club in una dichiarazione stampa, che ha dichiarato: “Inter Milan è grata a Oaktree Capital per aver supportato il club in momenti di grande difficoltà finanziaria. Tuttavia, il futuro del club richiede nuovi approcci e nuovi partner in grado di sostenere le ambizioni a lungo termine del nostro progetto”.

**Cosa significa per l’Inter: una nuova speranza o il declino definitivo?**

La fine della collaborazione con Oaktree Capital Management apre ora un nuovo capitolo per l’Inter. Con un debito ancora elevato e una proprietà che cerca di risolvere la questione finanziaria, molti si chiedono se questa nuova fase porterà finalmente la serenità necessaria per riportare il club ai vertici del calcio mondiale. Secondo gli analisti economici, l’uscita di Oaktree potrebbe significare due cose fondamentali: o l’arrivo di un nuovo investitore disposto a iniettare capitali freschi nel club, o il rischio di un indebolimento ulteriore delle finanze interiste, con il pericolo di dover fare fronte a un altro ciclo di vendite e ristrutturazioni.

Le voci di un possibile acquisto del club da parte di nuovi investitori stanno già circolando. Si parla di fondi sovrani, miliardari e altri gruppi di investitori che potrebbero essere interessati a rilevare la maggioranza delle azioni. Tuttavia, molti esperti mettono in guardia sull’incertezza che potrebbe derivare da un cambiamento di proprietà in un momento di instabilità finanziaria. D’altra parte, un nuovo investitore potrebbe portare con sé risorse fresche e un piano a lungo termine che potrebbe finalmente consentire all’Inter di tornare competitiva su tutti i fronti, non solo in Italia, ma anche a livello europeo.

Ma cosa succede ora sul fronte sportivo? La squadra è ancora sotto la guida dell’allenatore Simone Inzaghi, che ha fatto miracoli con una rosa che, pur talentuosa, non ha mai avuto la consistenza economica e strategica per competere contro i giganti del calcio europeo. Le ambizioni dell’Inter di tornare ai vertici della Champions League e di mantenere la sua supremazia in Serie A non sembrano essersi mai affievolite, ma la realtà economica è spesso più difficile da affrontare di quella sportiva.

**Conclusioni: il futuro dell’Inter è tutto da scrivere**

L’uscita di Oaktree Capital Management dalla scena dell’Inter Milan segna un momento cruciale per il club. Da un lato, la fine di una collaborazione finanziaria che ha portato più di un doloroso sacrificio può essere vista come un’opportunità per un nuovo inizio. Dall’altro, la difficoltà di ristrutturare il debito e di trovare nuovi investitori potrebbe rappresentare una sfida ardua, se non addirittura un ostacolo insormontabile. Per i tifosi, questo è un momento di incertezze, ma anche di speranza: speranza che l’Inter possa finalmente uscire dalla sua spirale di crisi economica e ritornare a essere una delle squadre di riferimento del calcio mondiale.

Il futuro del club interista è ora nelle mani dei suoi proprietari e dei nuovi possibili investitori. Se riusciranno a trovare una via di uscita dalla crisi finanziaria, l’Inter pot

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